Psicologia, Psicologi, Psicoterapeuti, Psichiatri… Psico – qualcosa. (Parte II)
Cosa fa e non fa uno Psicologo/Psicoterapeuta?
Dopo aver chiarito le idee sulle varie competenze nell’ambito della psicologia e della psicopatologia, bisogna, innanzitutto, iniziare a sfatare i pregiudizi che riguardano lo psicologo.
Lo psicologo è un professionista, non un amico.
Spesso si identifica lo psicologo con una persona che rimane passivamente ad ascoltare, o al massimo da qualche consiglio, come potrebbe fare un buon amico.
Lo psicologo, al contrario, è un professionista che ha competenze tecniche e scientifiche e può affiancare le persone in un momento delicato della vita, aiutandole a far luce sulle zone d’ombra.
Chi va dallo psicologo è un matto.
Si, perché dietro l’errata convinzione che ci vadano solo i matti, infatti, c’è un retaggio culturale che fatica a distinguere fra psichiatra e psicologo. Tra le persone che si rivolgono allo psicologo, compresi gli psicologi psicoterapeuti, c’è una parte che soffre di gravi disturbi psichici, un’altra che vive problematiche circoscritte come difficoltà emotive, relazionali, eventi stressanti; persone che vogliono stare meglio e persone che vogliono compiere un viaggio conoscitivo dentro se stessi.
Lo psicologo manipola la mente.
Lo psicologo, professionista iscritto all’Ordine, deve, per sensibilità e deontologia, rispettare le credenze, le opinioni e l’autonomia dei suoi pazienti. Non impone il suo sistema di valori all’utente e non esercita in maniera inappropriata la sua influenza (art.2 e 4 c.d.p.). Al contrario, lo psicologo, aiutando l’utente a capirsi e conoscersi, gli consente di divenire più forte e meno manipolabile.
Rivolgersi a uno psicologo è un segno di debolezza.
Molto spesso si sentono persone affermare che non vanno dallo psicologo “perché chi va dallo psicologo è un debole, mentre loro sono forti e possono farcela da soli”.
Per quanto sia legittimo provare ad affrontare le difficoltà che si incontrano nella vita, se dopo vari tentativi non si è riusciti a risolvere il problema, non c’è nulla di male nel rivolgersi ad un professionista qualificato per avere una mano. È una scelta responsabile e coraggiosa. Accettare, infatti, che serva l’aiuto di uno psicologo non significa essere deboli, significa semplicemente riconoscere i propri limiti personali ed assumersi la responsabilità attiva di se stessi.
Non tutte le terapie durano anni.
L’idea che un intervento psicologico duri necessariamente anni può demotivare. Esistono vari tipi di interventi psicologici: le consulenze psicologiche, che durano solo qualche colloquio; i percorsi brevi, che durano pochi mesi; i percorsi lunghi che durano anni. Poiché ogni situazione è diversa dalle altre, ogni singolo caso è a sé stante e richiede un intervento “su misura”, per ottenere risultati soddisfacenti e duraturi.
Il costo di una terapia va valutato rispetto ai benefici.
Rivolgersi ad uno psicologo è un investimento sul proprio benessere. Molte persone pensano che andare dallo psicologo sia molto costoso. Vi sono anche qui differenze di prezzi e di situazioni. Si può andare dallo psicologo tramite il Servizio Sanitario Nazionale, in strutture private accreditate, oppure negli studi privati dove vi possono essere tariffe più o meno costose.
Dallo psicologo si parla solo, non si fa nulla.
“Contano i fatti, non le parole” è uno dei modi di dire più diffusi nella nostra società e può richiamare anche l’idea che parlare non serva a risolvere i problemi, come se solo le cose tangibili possano avere effetti sulla vita e sul nostro quotidiano.
Il parlare è un mezzo importante che ci permette di modificare il significato che diamo al mondo che ci circonda, il nostro comportamento, chiarisce i sentimenti ed atteggiamenti.
Sei Psicologa… allora mi stai psicoanalizzando!
Non credo esista psicologo/a al mondo a cui non sia mai capitata questa domanda. Ad alcuni sarà stata posta con tono scherzoso, ad altri con sincera preoccupazione.
Pensare che lo psicologo stia tutto il giorno ad analizzare l’altro è una delle false credenze più diffuse su questa professione. Lo psicologo non legge nella mente degli altri, non ha poteri paranormali, è una persona/ professionista che, per poter capire l’altro e per conoscerlo, ha bisogno della disponibilità dell’altro a parlare di sé.
Non è incontrando gente per strada, o ad una festa, che si svolge questo lavoro.
E come nella vita di tutti c’è il tempo per lavorare e il tempo per riposare, anche lo psicologo, finito il suo giorno lavorativo, si riposa e pensa ad altro.
Dott.ssa Samantha Pastore